Barbara Pala
Barbara Pala è un’artista a tutto tondo, ma questo io l’ho scoperto solo quando l’ho incontrata.
Timida, riservata Barbara non ha bisogno di troppe parole per esprimersi. Lo fa con gli occhi, con i suoi sorrisi accennati e, naturalmente, con la sua Arte.
Slow Future
Quello che inizialmente ha colpito la mia attenzione, è stata la sua linea di camice che ho avuto modo di vedere al White di Milano.
Nata nel 2017, la linea di pret-à-porter che porta il suo nome, è un progetto che Barbara porta avanti dal tempo della scuola e che ha maturato negli anni fino ad oggi raggiungendo un risultato stilistico che rielabora i capi dell’abbigliamento tradizionale della sua terra di origine, la Sardegna, in chiave moderna affinché possa essere letto anche da chi non fa parte della sua stessa cultura. Il suo linguaggio ha come alfabeto l’arte della sua terra, i volumi e le forme prendono ispirazione dal mondo artistico dello scultore Costantino Nivola.
La sua produzione, interamente Made in Italy, si basa su tre concetti chiave: SARTORIAL, ENDLESS, CONCEPTUAL
Root 2.0
Un progetto di Slow Fashion, l’idea di un ritorno a una moda durevole, di alta qualità. Capi che restano nell’armadio quasi come opere d’arte.
La Collezione, che non a caso si chiama Roots 2.0, è un percorso creativo e di crescita. Una presa di coscienza di sè, elle sue origini e di come tutte queste suggestioni si trasfigurino in forme, volumi e immagini contemporanee di semplice lettura, anche per chi fa parte di altre culture. La sua terra, la Sardegna, è una fonte inesauribile di ispirazione. È da qui che tutto nasce, entra dentro, sedimenta e, una volta maturato, genera tutto ciò che Barbara crea.
La camicia è il punto di forza della Collezione. Capo che non deve mai mancare nell’armadio sia di una donna che di un uomo, è uno degli indumenti più antichi, il suo utilizzo è noto dalla notte dei tempi e tutt’ora è un elemento sempre presente nella vita di tutti i giorni.
La camicia pensata da Barbara ha uno stile preciso, essenziale che bilancia portabilità e creatività.
E’ un lavoro in continua evoluzione che si rinnova senza perdere mai le sue origini. Ama i materiali naturali e lavora con aziende che portano avanti produzioni eticamente compatibili con l’ambiente.
LabPLATDD
Fondato nel 2013 assieme alla modellista-confezionista Antonella Tedde, LabPLATDD è un progetto sperimentale e dinamico che unisce il design, la moda e le tradizioni artigianali. Un laboratorio creativo che opera rielaborando tessuti per la creazione di oggetti nuovi, intuitivi e originali.
La produzione è basata sulla valorizzazione delle lavorazioni tessili artigianali, siano queste legate all’utilizzo delle tessiture tradizionali, all’applicazione dei bellissimi ricami o all’inserimento di tecniche di intervento decorativo e pittorico.
Finalizzata alla confezione di manufatti funzionali e decorativi da esporre e da indossare, la produzione interpreta la tradizione con suggestive soluzioni stilistiche, contemporanee ed evocative di identità allo stesso tempo. Le suggestioni s’intrecciano, spunti tematici ed iconografici vengono indagati e compresi.
Preziose tessiture si trasformano, forme tradizionali acquisiscono nuova funzione, tecniche di ricamo declinano nuove possibilità, diventando tecniche e segni distintivi dei singoli atelier. Il risultato è una produzione di oggetti unici e carismatici che appare un privilegio possedere.
L’Arte
I quadri emozionali nascono come espressione di ciò che circonda l’artista.
“Ho scelto di lavorare con una tecnica mista, materiali che si incontrano, si sposano e alle volte si scontrano a seconda dell’emozione che ho vissuto e che voglio trasmettere a chi osserva”.
Avendo una naturale propensione a lavorare con il tessile, Barbara riutilizza cascami e polveri di lavorazioni che hanno un’innata forza materica che addizionata all’acrilico rafforza la sua potenza generando un mix di emozioni visive e intime.
Il carnevale, le feste passane, idee, pensieri. Le opere di Barbara sono un diario intimo in continua evoluzione.
La figura femminile
Al centro di tutto quello che Barbara crea, c’è la figura femminile. Le suggestioni s’intrecciano, le ibridazioni si moltiplicano, le iconografie vengono indagate e ricontestualizzate in termini di design concettuale: dal bottone sardo appeso al filato di cotone, alle uova in ceramica simbolo di femminilità e fecondità che utilizza per le sue collane tessili. Tutto l’universo femminile trova spazio e viene caricato di nuovo significato attraverso le opere dell’artista.
Spero di essere riuscita a darvi un assaggio di quello che è il mondo straordinario di Barbara Pala. Se volete seguirla qui trovate il suo sito.
Io, da parte mia non la perderò d’occhio!
