Torino Fashion Week, un anno fa
Lo scorso anno, al termine della prima edizione della Torino Fashion Week, scrissi un articolo cercando di esprimere quello che la manifstazione mi aveva trasmesso, come l’avevo vissuta cosa avevo visto che mi aveva colpito.
L’articolo non è mai stato pubblicato, è rimasto in bozze e credo che lì resterà. Era un articolo scritto di “pancia” che parlava oltre che delle sfilate, dell’organizzazione e raccoglieva il punto di vista di alcuni stilisti sulla manifestazione. Aspettative, cose che avevano funzionato e aspetti da migliorare, tutto lì nero su bianco.
Ora se vi state chiedendo perchè alla fine non l’ho pubblicato la risposta è che giunto il momento di farlo uscire non me la sono sentita, ho temuto che non venisse capito e che potesse sollevare inutili polemiche. Ho fatto bene? ho fatto male? non lo so, possolo solo dirvi, molto onestamente che in quel momento è stata la scelta che mi sono sentita di fare.
Ma perchè vi sto dicendo questo?
Perchè quest’anno ho deciso di raccontarvi solo la Moda. Ho deciso che parlerò solo delle sfilate, perchè voglio che gli unici protagonisti siano gli Stilisti e le loro creazioni.
Le sfilate, la moda, la professionalità e la creatività dei designer, ecco l’unica cosa che conta.
E allora, iniziamo…
Torino Fashion Week: la Moda è Ora!
Ad aprire la settimana della moda torinese, Walter Dang, eclettico designer di origine franco-ispano-vietnamita, chiamato anche quest’anno a partecipare in veste di special guest della TFW.
La sua Collezione SS18 dal Titolo “Metamorfosi” è un poetico viaggio nel Tempo, dagli anni 20′ agli anni 90′, attraverso lo stile, la grazia e la raffinatezza.Una celebrazione della femminilità, legata a un’idea di Moda che è sinonimo di buon gusto ed eleganza.
Al suo esordio ufficiale come stilista, Lorenzo Ferrarotto, tenuto a battesimo proprio da Walter Dang porta in passerella la sua Collezione” Face to Face”- un tributo personale a grandi stilisti quali Chanel, Fendi, Versace. Un modo nuovo e del tutto intimo di interpretare la Moda e rileggerne i canoni in chiave contemporanea.
E poi la volta dei giovani designer dello IED – partner di questa seconda edizione della TFW – che sfilano con progetti dal mood cosmopolita e dal gusto attuale.
Luci puntate sulla sfilata dedicata al progetto di tesi 2017 del Corso triennale in Fashion Design sviluppato da IED in collaborazione con YKK, leader mondiale negli accessori per chiusura che ha portato in passerella alcuni capi estremamente originali caratterizzati dall’uso di zip al fine di migliorare estetica e qualità del prodotto indossato, combinandone funzionalità e bellezza.
Altro momento interessante, quello dedicato ai gioielli contemporanei sviluppati dal Corso di Design del Gioiello e Accessori e realizzati in collaborazione con il laboratorio torinese di Dante Di Lilla, maestro indiscusso nel campo dell’oreficeria.
Ma sono alcuni ex allievi IED ad affrire gli spunti più interessanti. Una moda fresca, giovane che gioca sui volumi, con assimmetrie e giochi di “vuoto/pieno” che movimentano i capi.
Tra i nomi più interessanti, Ana Herrera, ex allieva dello IED di Madrid, e la sua Collezione Euritmia che rimanda al movimento Steineriano dell’ Arte in Movimento: combinazione armonica di proporzioni, linee, colori e suoni.
E Inna Kirss – ex allieva dello IED di Roma – che ci porta in un viaggio nell’inverno scandinavo; la sua Scandinavian Folk è infatti un inno alla natura selvaggia e incontaminata di quei luoghi.
Una Collezione basata sul gioco di proporzioni e assimmetrie che evoca una moda libera da schemi e dictat di ogni sorta.
Da questa sera, invece, l’attenzione si sposta a Oriente; in passerella la Moda Islamica, che si presenta con una selezione di 31 stilisti.
Un programma ricco, quello offerto dalla Torino Fashion Week, a sostegno di una nuova cultura dell’imprenditoria e del fare Moda che punta sulla globalizzazione ma non sull’omologazione.